La morte del coniuge può comportare alcune problematiche riguardanti diverse questioni. Una di queste, se non la più spinosa, ha a che fare con l’eredità del defunto. Nel corso degli anni i diritti del coniuge vivo sull’eredità sono stati oggetto di moltissime discussioni e rivalutazioni. Questi diritti sono aumentati progressivamente nel tempo e oggi questa figura ha più possibilità rispetto al passato. L’ultima volta il settore è stato riformato nel 1975, dando al coniuge vivo 1/3 dell’eredità totale (nel caso in cui vi siano 2 o più figli ) o 1/2 (quando vi è un solo figlio). Tuttavia, cosa avviene quando il coniuge morto non lascia alcun figlio?