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Funerale a coppia gay. Don Leonardi: “Non si nega più. Oggi anche il caso di Welby non credo si ripeterebbe”.

Se non facciamo più i funerali ai conviventi, ai divorziati risposati e agli omosessuali finirà che non li faremo più a nessuno”. Ne è convinto don Mauro Leonardi, firma di punta del quotidiano della Cei e volto noto televisivo, in merito al funerale dei due fidanzati 21enni. I due ragazzi di Arzignano, in provincia di Vicenza, sono morti a Capodanno a causa delle esalazioni di monossido di carbonio mentre erano in vacanza a Ferrara di Monte Baldo, nel veronese. “Il loro” – hanno raccontato gli amici – “era un amore invidiabile, contagioso”. Il parroco, don Roberto Castegnaro, d’accordo con il vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol, non ha avuto dubbi nel celebrare in chiesa insieme i funerali dei due ragazzi. “La cosa fondamentale è che oggi come oggi non accade mai che dei sacerdoti neghino i funerali. Qualche anno fa c’è stato il caso clamoroso di Piergiorgio Welby e non so se si ripeterebbe oggi. Con l’esortazione di Papa Francesco sulla famiglia, “Amoris laetitia”, si pone la questione della comunione ai divorziati risposati, ma non si pone la questione dei funerali. Che facciamo? Non facciamo più funerali ai conviventi, ai divorziati risposati, agli omosessuali?”.

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