Un parco pubblico, il primo al mondo nel suo genere, che sorgerebbe a Bologna e dove le ceneri del caro estinto o del proprio animale domestico siano unite a terra e semi per far crescere le piante. Un luogo meno “grigio” di un cimitero, che non resti chiuso, ma diventi un punto d’incontro, dove, “con la giusta discrezione“, si possano fare musica, arte, laboratori per bambini, meditazione, lettura, ma anche ascolto, sostegno, accompagnamento alla morte e alla nascita. E che, una volta ottenuto lo spazio e il via libera, “sarebbe pronto in due o tre mesi“.
Le ceneri del defunto diventano un albero: e Bologna sogna un parco.
19 Novembre 2016, 04:54
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