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Società. Il business dei cimiteri: mentre la politica dorme c’è chi specula sulla morte.

I siracusani sono considerati per antonomasia flemmatici, abulici. Aspettano il domani per fare ciò che può essere fatto subito, rimanendo indietro e senza nulla in mano: niente nuovo cimitero e nuovo ospedale, sparite la Camera di Commercio, l’Autorità Portuale, la Banca D’Italia, il Cine Verga e Teatro Comunale alle Calende Greche, praticamente “chiusi”, operosità del porto grande e turistico a zero, differenziata da brivido, strade scassate, allagamenti, sporcizia, squallore e così fino a fondo pagina.
L’esempio. Un gruppo di imprenditori catanesi anni or sono decide di investire sulla sepoltura dei morti, nella realizzazione del cimitero di Città Giardino, frazione del comune di Melilli, soppiantando ogni mossa degli imprenditori siracusani che stanno ancora aspettando le “passoline” dal cielo, per antonomasia da sempre poco attenti come la politica siracusana e in perenne ritardo. La società catanese trova negli amministratori melillesi del tempo una classe politica sveglia e decisa.

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