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Roma. Al Cimitero Flaminio i bagni dell’orrore.

Tombe nel degrado al Cimitero Flaminio. Il camposanto capitolino a nord di Roma versa in condizioni pietose su tutti i fronti. Se sull’impianto idrico che lo ha lasciato a secco proprio nel mese dedicato alla commemorazione dei defunti il Campidoglio ha ordinato e effettuato interventi di ammodernamento, su verde, decoro, pulizia e sicurezza il lavoro da fare è ancora molto. Lo sanno bene familiari e amici che si recano ad omaggiare i propri cari: lotti invasi dall’acqua, viali talmente impraticabili da costringere i bus Atac a cambiare percorso, furti di metallo e oggetti ai danni di tombe e auto posteggiate e una pulizia generale che lascia a desiderare. Che dire poi di quegli angoli lasciati completamente nell’abbandono. È il caso dei servizi igienici: alcuni chiusi e inutilizzabili, altri aperti, ma ugualmente fuori uso e fagocitati da sporcizia accumulata nel tempo. Roba di mesi, forse anni. Mattonelle divelte, tubi staccati, lavandini e rubinetti divorati da ruggine e muffa così come i water otturati da sporcizia, foglie e terra. Servizi, forse una volta igienici, abbandonati a loro stessi e devastati da mancata pulizia e utilizzo.

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