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Il sensazionalismo dei media sui suicidi uccide più di Blue Whale.

L’idea del suicidio è un buco nero. Morire è finirci dentro. Una cavità oscura che sospende la coscienza di sé e fa sembrare la morte meno dolorosa della vita. Un sollievo non una tragedia. Il grande scrittore americano David Foster Wallace, morto suicida, descriveva la tentazione di morire come una reclusione in una casa in fiamme, con il salto dalla finestra come unica via di fuga. “La chiameresti suicidio o salvezza?”. É un’alterazione, chiaramente. L’addio a sé stesso, alla propria mente vigile prima ancora che alla vita. Suicidarsi è definito gesto estremo, ed è in effetti l’estrema cancellazione di ogni limite, ogni argine. Come si formi tale intenzione, e come si decida di passare dall’idea al gesto, è uno sguardo oltre il muro. Nessuno è in grado davvero di darlo.

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