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Dopo settant’anni rimane ancora senza mandanti la strage di Portella della Ginestra.

Portella della Ginestra: un nome piacevole, primaverile, che, tuttavia, evoca un giorno di sangue, indissolubilmente legato alla prima, sanguinosa strage dell’Italia Repubblicana. Il primo maggio 2017 ricorrono settanta anni da quel giorno in cui una folla inerme di lavoratori, donne, bambini e anziani, fu bersagliata dalle raffiche di mitra della banda di Salvatore Giuliano: undici persone uccise, tra cui due bambini, più una sessantina di feriti. Incredibile come, a una simile distanza di tempo, non sia stata fatta ancora luce sui mandanti della strage. Un barlume di speranza si è acceso quando, il 21 aprile scorso, il Presidente del Senato Pietro Grasso, durante un convegno organizzato dall’Istituto Gramsci siciliano, ha annunciato: “C’è una direttiva della Presidenza del Consiglio per togliere il segreto di Stato sulla strage”.

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