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Madrid dice addio al monumento a Guernica.

Se osservassimo le città europee, quante risulterebbero accomunate dal possesso di eredità scomode – non solo architettoniche – legate ai regimi totalitari del Novecento e dalla persistenza di tracce pesanti della propria storia? Nell’attuale fase di crisi d’identità dell’Unione Europa, in concomitanza con l’80esimo anniversario del lancio delle 31 tonnellate di bombe sulla popolazione civile della cittadina basca di Guernica, arriva una notizia dalla Spagna che può essere interpretata come un segnale. Infatti, nonostante fosse già stata rimossa in seguito a una formale richiesta da parte dell’Ambasciata della Germania, la lapide commemorativa dei sette piloti della Legione Condor della Luftwaffe che persero la vita nel corso dell’attacco – erano stati inviati da Hitler per coadiuvare il Generale Francisco Franco nella guerra civile spagnola degli anni Trenta – era in seguito riapparsa. Una vicenda nei confronti della quale il consiglio comunale di Madrid e l’ambasciata tedesca hanno deciso di procedere in maniera congiunta. E, si spera, definitiva.

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