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La lettera del trentenne suicida: ci hanno rubato la felicità.

Michele dice addio alla vita, una vita senza lavoro, senza prospettiva e speranza. Senza felicità. Michele si è ucciso il 31 gennaio e ha scritto una lettera in cui disegna la rabbia e la disperazione che lo hanno portato al gesto più estremo. I suoi genitori hanno deciso di pubblicarla, consegnandola alla stampa, perché la denuncia del figlio, quella del fallimento di “una società moribonda, che divora i suoi figli“, non cada nel vuoto. E nelle ultime ore la sua storia sta “volando” sui social network, con migliaia di condivisioni, commenti e reazioni.

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