“Scrivo queste due righe per esternare il mio disappunto e l’assurdità sul fatto che il giorno di Natale i cimiteri e le camere mortuarie rimangano chiusi quando, al contrario, alcuni centri commerciali siano aperti“. Inizia così la breve lettera di protesta, composta e civile quanto ferma e sacrosanta, di Stefano Ferretti che il giorno di Natale non è potuto stare accanto alla madre, deceduta il 23 dicembre, per vegliarla.
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