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Aumentano i casi di Comuni che interrompono concessioni cimiteriali perpetue.

La carenza di spazio a disposizione per nuove sepolture, sia nel cimitero centrale di San Pietro, dove vengono seppelliti anche i defunti del capoluogo, che in quelli delle tre frazioni di Vangadizza, San Vito e Canove, ha spinto il Comune di Legnago (VR) a prendere la decisione di interrompere le sepolture perpetue. Questo con una modifica del regolamento di Polizia mortuaria, votata la scorsa primavera dal Consiglio comunale, che ha revocato le concessioni stipulate fino agli anni Settanta del secolo passato con cui venivano concessi i sepolcri alle famiglie per un periodo illimitato. Un provvedimento che interessa, nel solo camposanto del capoluogo, oltre un centinaio di tombe di famiglia sulle 239 collocate sotto i porticati dell’ala vecchia della struttura. La scelta del Comune di Legnano, particolarmente innovativa, si basa su recenti sentenze di TAR Sicilia e Puglia che consentono di interrompere, in particolari situazioni, le concessioni perpetue esistenti.

fonte: www.funerali.org

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