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L’intrigo della tomba della Petacci. Il nipote attacca l’Ama dall’America.

Non riesce a riposare in pace Claretta Petacci. I resti mortali della donna che fu uccisa assieme a Benito Mussolini a Giulino di Mezzegra il 28 aprile 1945, e che subì lo scempio della “macelleria messicana” di Piazzale Loreto, come la definì il partigiano Ferruccio Parri, rischia di dover lasciare la tomba di famiglia. Il motivo è lo stato di abbandono in cui versa la struttura su cui spicca un corpo di donna, proteso in ultimo gesto di vita verso l’alto, che è meta costante di pellegrinaggio di chi riconosce nella scelta compiuta dalla giovane donna un misto di amore ed onore.

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