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I corpi dei migranti aggrediti dai pesci. Recuperate sei salme da un barcone affondato l’anno scorso davanti la Libia.

Cernie e ricciole aggrediscono i corpi dei migranti rimasti intrappolati in un peschereccio affondato a 60 metri di profondità a 15 miglia dalle coste libiche. Sono impressionanti le immagini riprese dai mezzi dei sommozzatori della Marina che dieci mesi dopo sono riusciti a recuperare sei delle decine di salme di migranti rimasti vittime di un naufragio.

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