In un viaggio lungo 34 anni, Vidas ha assistito gratuitamente oltre 30mila malati terminali a domicilio e nell’hospice, a Milano, Monza e in altri Comuni lombardi. Tanti i riti, le usanze, le fedi e le nazionalità incontrate in questo cammino. “La concretezza della sofferenza – spiega Giada Lonati, direttrice socio-sanitaria della onlus – è anche un’esperienza di dialogo interreligioso. L’universalità dell’uomo che soffre accomuna persone giunte alla fine della vita“. Sono le domande esistenziali, ma anche le paure e i dubbi.
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