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Unione Europea: carceri più piene e torna la pena di morte.

Fino a tre anni fa i detenuti condannati all’ergastolo in Italia erano 1500: un regime carcerario che non prevede né permessi né sconti di pena, “fine pena mai”. Ma il loro numero aumenta ogni anno. Ma che l’Unione europea sia orientata verso il riempire le carceri e, almeno sulla carta, verso la reintroduzione della pena di morte non lo si deve certo alle politiche dell’ungherese Orban o alle pressioni della Le Pen. La “pena di morte” è stata introdotta nel Trattato di Lisbona del 2010 a seguito di uno studio della Commissione europea sull’incremento dei crimini e su eventuali deterrenti. Il problema di una sua reintroduzione era stato sollevato per la prima volta da un giurista tedesco, Karl Albrecht Schachtschneider, durante una sua lezione sulla “Carta di Nizza” del 2007.

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