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L’ecologismo è morto. Ma ci è costato caro.

L’ecologismo è morto e sepolto. Ma non da ieri. Il voto sulle trivelle ha solo confermato una verità che vale da tre lustri. Non so se rammentate, ma nel 2001 gli italiani cacciarono i Verdi dalle aule dei parlamenti nazionale ed europeo. Seguirono anni quasi felici: nessun verde a rappresentare nessuno, per i successivi 5 anni. Il governo Berlusconi riuscì così a far qualcosa, o almeno ci provò, col ministero dell’Ambiente tornato entro i limiti della razionalità. Per esempio, mi piace ricordare che evitò lo sperpero di 30 miliardi di euro, la somma che gli ecologisti pregustavano di gestire per interrare i cavi di trasmissione elettrica. Mi piacerebbe ricordare dell’altro, ma non è facile. D’altra parte, l’ecologismo irrazionale e autolesionista non alligna solo tra i Verdi dichiarati, e fatti fuori questi non è un motivo per dormire sonni tranquilli.

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