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“Dachau e la morte sempre addosso”.

Una testimonianza forte per mettere davanti agli occhi della gente quanto sia stato l’orrore nei campi di concentramento nazisti e di come il cuore di un uomo possa diventare pietra. “A Dachau ti svegliavi alla mattina con la morte sulla spalla e te la portavi dietro tutto il giorno perché ogni momento poteva essere l’ultimo“. Enrico Vanzini, 93 anni, è l’ultimo italiano vivente dei Sonderkommando. A Dachau era il numero 123343 e trascorse nel campo di concentramento sette mesi di vero inferno. Le SS, infatti, lo costrinsero a svolgere il compito all’interno del Sonderkommando, ovvero le unità speciali di internati costretti a cremare i cadaveri nei forni.

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