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Il ritorno del boia: 2015, l’anno nero della pena di morte.

Secondo il rapporto annuale di Amnesty International sulla pena di morte nel mondo, diffuso questa mattina, nel 2015, almeno 1634 persone (il numero non comprende la Cina) sono state messe a morte in 25 paesi tramite decapitazione, impiccagione, iniezione letale e fucilazione. Questo dato rappresenta un profondo incremento, di oltre il 50 per cento, rispetto a quello del 2014, anno in cui erano state messe a morte almeno 1061 persone (non tenendo conto della Cina) in 22 paesi. Si tratta inoltre del più alto numero di esecuzioni registrato da Amnesty International da oltre un quarto di secolo, esattamente dal 1989.

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