Nel 2004, anno di apertura del tempio crematorio di Sant’Eufemia, le cremazioni furono circa 300 (pari al 4% dei defunti di quell’anno), nel 2016 – dodici anni dopo – il numero è salito a 4.400 e nel 2017 non ancora concluso la percentuale ha superato il 60%. Si tratta di un rilevante mutamento culturale che, insieme a una previsione demografica sul tasso di mortalità di circa 45-50mila decessi nel ventennio compreso tra il 2015 e il 2035, ha indotto l’Amministrazione a rivedere il Piano Regolatore Cimiteriale risalente al 2003, un anno prima dell’apertura del tempio di Sant’Eufemia.