“Il suicidio è un atto grave, ma il codice di diritto canonico non cita in modo esplicito il suicidio come ragione per la negazione delle esequie“. A spiegare la posizione della chiesa in merito alla concessione dei funerali o di momenti di preghiera per chi, come Dj Fabo, si è tolto la vita, è monsignor Angelo Lameri, consultore della Congregazione per il Culto Divino in Vaticano e ordinario di Liturgia e Sacramentaria generale alla Lateranense, esperto di catechismo della chiesa cattolica e liturgia.