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A Genova il defunto “in vetrina.

Non finisce di stupire. Nel dicembre scorso la Gianelli Pompe Funebri pubblicizzava se stessa con lo slogan provocatorio “ Prevenire è meglio che cremare”, con manifesti affissi sugli autobus cittadini per sensibilizzare a rispettare le regole anti Covid. A corredo la mascherina tricolore: “ Proteggi te stesso e gli altri”. Adesso, a “sfogliare” il suo sito internet c’è da stupirsi, fino allo sconcerto. Le camere ardenti sono allestite con tanto di foto del defunto, persino riconoscibile. Neppure la pietas.
All’agenzia di via Terpi ( un’altra è a Chiavari) spiegano che sulla pubblicità ci lavora una società genovese: la Teddy. Francesco Pinna, il funzionario reperibile ieri della “ Gianelli”, aggiunge: « I limiti della morale sono opinabili » . Ad esempio porta la Taffo di Roma, in una delle sue ultime campagne pubblicitarie choc “Regalo monolocale interrato”: una bara come dono per l’acquisto del funerale completo.

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