Una domanda fatidica e che inevitabilmente tutti si pongono, credenti e no, è: cosa c’è al di là della morte corporale? Cosa c’è dopo la morte? Esiste l’anima? Dove va a finire? Le religioni hanno risposto con diverse teorie escatologiche e con la visione di un al di là, nella migliore delle ipotesi “paradisiaca”, in cui dolore e sofferenza sono annullati, si vive nella gioia e nell’amore eterno, ritrovando le emozioni e gli affetti più cari; negli “affetti” sono inclusi anche gli animali con cui abbiamo vissuto e condiviso tanti anni della nostra vita? Esiste un paradiso anche per gli animali? Quando un animale muore siamo sempre presi dall’attendere alle cose pratiche (dalla cremazione al trasporto dell’animale in un luogo di sepoltura o di “smaltimento”) e dalle relative spese per i servizi cimiteriali. Ma nell’elaborazione del lutto, perché tale è la perdita di un animale da compagnia, vi si include anche il pensare il proprio animale in una dimensione nella quale ritrovarlo alla nostra stessa morte, insieme agli altri affetti. La religione di stato in Italia è il Cattolicesimo: ma cosa prevede a riguardo?