Per molti è una questione di igiene, per altri il fattore è economico. Anche a San Marino cresce il numero di persone che decidono di farsi cremare. Una scelta che porta benefici all’ente statale, alle prese con la questione spazio nei cimiteri, e che gioverebbe, per così dire, agli eredi. In caso di cremazione, infatti, lo Stato sammarinese eroga un rimborso di 1000 euro sulla fattura delle onoranze funebri. Allo stesso tempo, il risparmio è anche sulle spese cimiteriali. Per accogliere l’urna con le ceneri basta un ossario la cui concessione si aggira sui 500 euro, contro i 1300 di un loculo tradizionale. In uno stesso spazio, poi, può essere riposta più di un’urna. Vanno però aggiunte le spese per la cremazione. Farlo a Rimini, dove ha sede l’impianto di riferimento per San Marino, costa circa 590 euro, insieme ad altre spese come quelle per il trasferimento della salma fuori territorio. A questo punto, la somma si avvicina a quella di una normale tumulazione. Ma i 1000 euro di aiuto statale consentono alle famiglie di risparmiare. Le persone che scelgono la cremazione aumentano. Nel 2010 erano 10. Nel 2017, finora, sono state 44. In territorio sammarinese è consentito disperdere le ceneri, ma anche tenerle in un luogo privato. I vantaggi sono anche per lo Stato che costruirà strutture più piccole nei cimiteri e non dovrà più intervenire, dopo decenni, sulle salme.