Da qualche anno si registra un vero e proprio boom nel settore delle cremazioni, a tutto danno delle agenzie di pompe funebri. Si calcola che dal 2011 al 2016 siano passate da meno di 50 a quasi mille, arrivando al 40 per cento circa delle tumulazioni. Un servizio che costa meno del tradizionale “pacchetto” composto da carro funebre, cassa, corone e rito sacro e che va a vantaggio del bilancio familiare e, anche, dell’amministrazione comunale. Tanto che, come spiega Danilo Fadda, assessore comunale di Cagliari agli Affari Generali con delega ai servizi cimiteriali, “ormai non possiamo fare a meno di un secondo forno“. Ma cosa ne pensa la Chiesa? Le ceneri, dice, devono essere “conservate in un luogo sacro, cioè al cimitero“, quindi la dispersione viene esclusa.