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La guerra del caro estinto. Quando la camorra “processò” un ragazzino.

Le prime dichiarazioni di Pasquale Scotti, 58 anni, personaggio di spicco della camorra napoletana a cavallo degli anni ’70 o ’80, sono state rese note in un articolo de “Il Mattino”. Pascalino ‘O Collier, uomo di fiducia di Cutolo, è custode di tanti segreti. Li ha portati con sé in Brasile, dove ha vissuto per quasi 30 anni. Latitante dal 1985, è rientrato nel nostro Paese quest’anno, in seguito all’estradizione chiesta e ottenuta dall’Italia. A giugno Scotti ha deciso di pentirsi, mettendosi a disposizione dei giudici. Sono due i passi delle dichiarazioni di Scotti riportate dal Mattino. Il primo riguarda la guerra nata a cavallo del 1980 per il controllo delle esequie funebri. Si tratta di un campo che, storicamente, rientra negli interessi della camorra.

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