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Milano. Lo strano caso delle falangi perdute.

A Milano, nell’obitorio di piazzale Gorini, c’è un dito in attesa di proprietario. Da qualche parte tra le foglie a ridosso della cancellata di una ricicleria dell’Amsa – un centro per il deposito di rifiuti ingombranti, dai mobili alle vecchie tv, in piazzale delle Milizie – c’è un anello che ancora non è stato trovato, ma che ornava quel dito. E da qualche altra parte, probabilmente in uno dei campi rom della città, c’è un uomo che ha perso uno e l’altro. E non è chiaro se tenesse più al dito o all’anello. Di certo non andrà a reclamare quelle due falangi del suo anulare destro: significherebbe autodenunciarsi di furto. Ma quel dito può parlare: se l’uomo è schedato, le impronte digitali diranno chi è.

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