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Salone del Libro Torino, la mostra dei grandi testamenti della storia.

Al Salone del libro di Torino, dal 9 al 13 maggio, c’è la mostra interattiva «Io qui sottoscritto. Testamenti di Grandi Italiani».
Giuseppe Garibaldi ha pianificato ogni dettaglio («Il mio cadavere sarà cremato con legna di Caprera nel sito da me indicato con asta di ferro ed un pizzigo di cenere»); Giuseppe Verdi ha imposto esequie semplici («Ordino che i miei funerali siano modestissimi e siano fatti allo spuntar del giorno o all’Ave Maria di sera senza canti e suoni»); Luigi Pirandello ha voluto semplicemente scomparire («Carro d’infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno m’accompagni, né parenti né amici»). Le ultime volontà di una persona dicono molto di lei e di come ha vissuto.
Ma quando si tratta di uomini (e donne) che hanno fatto la storia, il testamento diventa anche un documento prezioso da indagare in cerca di nuovi dettagli storici e umani. Per il Salone di Torino, l’esposizione Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani – già presentata in diverse città italiane (oltre 40.000 i visitatori complessivi, soprattutto giovani) – si trasforma anche in un percorso virtuale e interattivo attraverso la digitalizzazione dei testamenti originali olografi.
I testamenti in mostra: Alessandro Manzoni, Gioachino Belli, Alfonso La Marmora, Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Verdi, Giuseppe Zanardelli, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Eduardo Scarpetta, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Giovanni Agnelli Senior, Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Enrico Caruso, Lina Cavalieri, Guglielmo Marconi, Enrico De Nicola, Alcide De Gasperi, Papa Giovanni XXIII, Ettore Petrolini, Papa Paolo VI, Enzo Ferrari, Giorgio Ambrosoli, Cristoforo Colombo, Paolo Borsellino, Pierpaolo Pasolini, Tazio Nuvolari, Niccolò Paganini.
L’esposizione: Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani(al 32° Salone Internazionale del Libro di Torino, Padiglione 3 – Area professionale – stand R10, dal 9 al 13 maggio 2019) è stata curata dal Consiglio Nazionale del Notariato e dalla Fondazione Italiana del Notariato.

fonte: gqitalia.it

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