“Ricordati che devi morire!” urla il frate al Troisi del capolavoro “Non ci resta che piangere”, “Si…mo’ me lo segno” risponde lui. Una battuta, è chiaro, specie finché si è giovani e in buona salute, ma prima o poi, ha ragione il frate del film, bisogna fare i conti con il fatto che, perlomeno fisicamente, tutti, chi prima chi dopo, smetteremo di esistere. Cosa accade dopo alla nostra anima è argomento che ognuno è giusto che tratti nel proprio intimo e, di fatto, trattasi di una di quelle domande per le quali non esiste una risposta sbagliata. Per quanto riguarda il nostro corpo, invece, sappiamo benissimo quale destino lo aspetta e spetta soltanto a noi, finché siamo in grado, di decidere cosa farne. Sepoltura per i più tradizionalisti, cremazione per chi desidera che le proprie ceneri vengano nostalgicamente disperse in un posto particolarmente caro, o conservate in urne, ammettiamolo, piuttosto inquietanti. Possiamo appartenere a qualsiasi cultura di qualsiasi angolo del pianeta, ma se abbiamo una certezza è che prima o poi diventeremo polvere.