Si chiama “area di dispersione delle ceneri”, ma nella realtà è molto più simile ad una scalata o ad una sessione di trekking. Insomma, il percorso per disperdere le ceneri dei propri cari che conduce sul bordo del fiume Po pare essere tutt’altro che agevole. Tra ciottoli, rovi, rami, erba e neve d’inverno l’accesso rischia di essere piuttosto complicato, per non dire impervio o a prova di sportivo. La zona, manco a farlo apposta, non è segnalata e sembra risultare una sorta di terra di nessuno.