Quasi due anni fa ha chiesto al Comune di Foligno di poter disperdere le ceneri del marito in Sicilia, nella zona in cui era nato. Ma soltanto lunedì mattina ha ottenuto conforto dal Tar dell’Umbria, a cui si è dovuta appellare per sbloccare il caso. Ha vinto la sua battaglia legale per dare seguito alle volontà non scritte del marito, la vedova folignate a cui ha dato ragione il collegio dei giudici amministrativi che, con sentenza, ha annullato il diniego del municipio del 28 giugno 2016 e pure parte del regolamento comunale relativo e risalente al 2015.