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Turismo e cimiteri: l’irresistibile attrazione dei luoghi dell’anima.

Varcare una soglia, entrare in un luogo considerato ancora tabù, regala sostanza alla vita” scrive Valeria Paniccia nel suo libro “Passeggiate nei prati dell’eternità”. Il suo lavoro è una sorta di guida da leggere come un racconto che invita il lettore a un “turismo insolito e suggestivo: passeggiare in quei luoghi che i più tendono a rimuovere, i cimiteri, città senza tempo”. L’idea di valorizzare i cimiteri monumentali è venuta recentemente anche al Ministero dei Beni Culturali che nel 2016 firmò un protocollo d’intesa insieme a Sefit. Per rendere più fruibile e smart l’approccio a queste opportunità di turismo alternativo, è prevista anche la realizzazione di un atlante digitale per mappare i siti di maggiore interesse. Attualmente ne esiste una prima stesura scaricabile solo in versione Pdf che comprende: il Cimitero Monumentale del Verano a Roma, il complesso monumentale della Certosa di Ferrara, la Certosa di Bologna, lo Staglieno di Genova, il Cimitero Monumentale di Milano e il Cimitero Monumentale di Torino. La maggior parte di questi cimiteri sono protagonisti nel libro di Valeria Paniccia che descrive tra gli altri anche il celebre Père-Lachaise di Parigi dove “tra piante giganti e antiche” riposano le salme di Oscar Wilde, Marcel Proust, Jim Morrison e Chopin, ma anche quelle di Abelardo ed Eloisa, coppia simbolo di una passione travolgente. Sicuramente ad attirare nel camposanto parigino oltre 3 milioni e mezzo di persone ogni anno è anche l’interesse artistico per le sculture di alcune di queste lapidi. E non è un caso, quindi, che nel 2001 l’Association of Significant Cemeteries in Europe (Asce) abbia promosso il riconoscimento dei cimiteri come patrimonio dell’umanità. I cimiteri dell’Atlante italiano peraltro fanno parte anche della European Cemeteries Route, un percorso che attraversa 67 cimiteri monumentali. A livello mondiale sono 417 i siti d’interesse turistico; l’83,5% è in Europa, ma è proprio l’Italia a detenere il primato con i suoi oltre 190 cimiteri (il 55% dei siti europei) presenti in tutte le regioni, ma in particolare in Toscana, Sicilia ed Emilia Romagna. Da questi dati nasce la volontà del Mibact “di incentivare il turismo lento, diffuso e sostenibile, che decongestioni le grandi città e i grandi attrattori in favore di destinazioni meno conosciute, ma altrettanto ricche di fascino” in linea con il Piano Strategico per il Turismo.

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