È il Ministero delle Antichità Egizie a dare oggi la notizia del ritrovamento di cinque tombe romane durante lo scavo nel sito archeologico di Bei’r Al-Shaghala nell’oasi di Dakhla. L’ area di al-Shaghala è situata a ovest della città di Mout, a quasi 3 km dall’oasi di Dakhla in mezzo ad altri tre siti archeologici. Il Dott. Ayma Ashmawi, capo del settore dell’antiquariato egizio presso il Ministero, ha spiegato che le sepolture sono costruite in mattoni di fango.
La prima fra queste tombe ha un’entrata che conduce verso una sala rettangolare con due camere di sepoltura. La seconda tomba ha un soffitto a cupola con una sola camera sepolcrale, invece la terza è una tomba a forma di piramide di cui è stata riportata alla luce solo la parte superiore.
La quarta e la quinta tomba condividono l’ingresso ad un’unica camera di sepoltura e come la seconda possiede un soffitto a cupola. Secondo quanto riportato da Gamal al-Semestawi, direttore generale delle antichità del Medio Egitto, nell’area sono stati rinvenuti un diverso numero di artefatti: importanti resti di una maschera funeraria ritraente volto umano e dipinta in giallo, vasi in ceramica dalle diverse forme e dimensioni, due òstraka (solitamente pezzi di ceramica, o pietra, rotti da un vaso o altri recipienti su cui si trovano generalmente testimonianze epigrafiche) con due iscrizioni in geroglifico e in ieratico. Inoltre è stato rinvenuto un incensiere e una piccola sfinge in arenaria di 14x 12,7 cm.
Il direttore generale dell’oasi di Dakhla, Magdi Ibrahim, riferisce che nella precedente stagione di scavo furono ritrovate otto tombe romane con lo stesso stile architettonico: Una sala rettangolare e due camere laterali con soffitti a volta in arenaria. Il corridoio solitamente possiede un soffitto in mattoni di fango.
fonte: www.vivicentro.it