La disposizione è chiara. “La Chiesa ritiene che le ceneri dei defunti vadano deposte nella tomba e non vengano conservate nell’abitazione domestica, disperse o convertite in oggetti“. La Curia di Milano mette nero su bianco le linee guida per i fedeli, per quanto riguarda le esequie funerarie. Un documento corposo, in cui vengono affrontati diversi temi, dall’organizzazione delle sale del commiato alle esequie per i non battezzati, che potranno essere eseguite “nelle adiacenze della Chiesa parrocchiale oppure in altri ambienti“. Fino alla cremazione, pratica a Milano sempre più diffusa: secondo i dati del Comune, nel 2016 ha riguardato il 75,2 per cento dei funerali, 10.184 delle 13.542 esequie celebrate in città. Numeri alti, che hanno spinto la Curia a fare chiarezza. Perché, si legge nel documento, “è importante conferire onore adeguato e piena dignità liturgica al momento della deposizione delle ceneri nella tomba“.