Per i defunti indigenti resta solo la cremazione. Dopo la decisione del Comune di Olbia, che con una delibera di giunta ha stabilito che l’inumazione o la tumulazione non sono più le modalità uniche per i “servizi funebri essenziali a carico del Comune e a favore dei cittadini indigenti”, non si è fatta attendere la reazione dell’opposizione di centrosinistra in Consiglio comunale. «Un provvedimento che discrimina anche i morti, coloro che hanno avuto la “colpa” di essere poveri in vita ne pagheranno le conseguenze anche da morti – recita la nota del gruppo consiliare del Partito democratico –. Un provvedimento che si pone in palese dispregio dell’articolo tre della nostra Carta costituzionale, secondo il quale tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Il provvedimento è anticostituzionale e cercheremo in ogni modo di contrastarlo».