Cresce sempre più il business legato alla morte degli animali domestici, un giro di affari che tra cimiteri dedicati, cremazioni, lapidi e bare supera abbondantemente i 15 milioni annui. Una economia che ruota attorno all’affetto di milioni di persone per i propri cani e gatti, affetto che si traduce nella volontà di dare loro un giusto e degno riposo o di non separarsi dai nostri amici a quattro zampe anche dopo la loro morte tenendo nel salotto di casa le urne con le loro ceneri.
In Italia i cimiteri o i luoghi privati o convenzionati dove è previsto il seppellimento di un cane, di un gatto o di un altro animale d’affezione sono oramai più di cento (con oltre 500.000 sepolture) e sono prevalentemente concentrati nelle regioni del nord e centro Italia, ma sui tavoli dei sindaci vi sono almeno altre 130 richieste o proposte per l’apertura di cimiteri per animali. Un dato, questo, che non deve sorprendere: infatti in Italia si stima che gli animali domestici siano complessivamente 60 milioni, tanti quanti sono gli umani residenti nel bel paese e tra questi sette milioni di cani e sette milioni e mezzo di gatti che vivono tra le mura domestiche. Le famiglie che vivono con animali domestici sono in Italia oramai oltre 15 milioni, e secondo i dati di una ricerca oltre a cani e gatti nelle famiglie italiane vivono anche 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccelli, 3 milioni di altri piccoli mammiferi.
Crescente il numero delle aziende funebri che propongono servizi funerari per i cani e i gatti: se ne contano oltre 700 in tutta Italia e, tanto per fare una stima, solo nella Lombardia sono 120 e 60 in Veneto e Piemonte.
Ad incidere sulla decisione di cremare o di fare un funerale al proprio animale domestico sono prevalentemente due fattori: i prezzi ovviamente sono molto più bassi per le cremazioni (che si aggirano mediamente, urna cineraria compresa, attorno ai 200 euro), mentre per i funerali tenendo conto del costo della cerimonia, del terreno o del loculo di sepoltura, di quelli della bara e delle lapidi si arriva a cifre molto più alte che spesso superano i 1.500 euro complessivi, anche se esistono proposte di pacchetti completi per funerali di cani che possono arrivare a 8.000 euro. Il secondo fattore che incide a favore della cremazione è la vicinanza: sono infatti moltissimi i cani e i gatti cremati che sono ospitati nelle case dei loro amici umani. Secondo i dati raccolti attraverso un campione di 40 pompe funebri, complessivamente ogni anno sono circa 214.000 gli animali cremati e poi portati a casa dai padroni, e circa 5.000 i funerali per animali, per un giro complessivo, appunto, di oltre 15 milioni di euro.