Fragolina era il nome del cane che si è lasciato morire di tristezza dopo essere passato di proprietà quattro volte in quattro anni.
Era una femmina di bracchetto. I continui passaggi da una famiglia all’altra, perché di volta in volta non ritenuta idonea alla caccia né alla riproduzione, potrebbero averle procurato così tanta sofferenza da ucciderla. Quando l’associazione animalista Lida, sezione di Ciriè (Torino), è venuta a conoscenza del suo passato, ha contattato l’ultimo proprietario perché consentisse a darle una famiglia definitiva. “C’era la disponibilità – racconta a Tgcom24 Laura Masutti, la responsabile dell’associazione che in 20 anni di attività ha trovato casa a tremila tra cani e gatti, – ma dovevamo far passare l’estate, stagione di emergenza per via dei tanti abbandoni”. Il cuore di Fragolina, però, ha ceduto prima. “Non abbiamo fatto in tempo a salvarla, – è il cruccio. – E anche la legge così obsoleta non tutela gli animali: Fragolina, suo malgrado, è il simbolo di ciò”.
La sfortunata storia di Fragolina”Conosciamo da tempo il primo padrone di Fragolina – racconta a Tgcom24 Laura Masutti della Lida di Ciriè-Valli di Lanzo – perché eravamo riusciti a fargli cedere un cane sordo che teneva confinato in giardino e ad affidarlo a una coppia che tuttora se ne prende cura”.
“Successivamente avevamo visto – continua il racconto – che aveva preso un altro cane, Fragolina, e poi un terzo, dopo aver dato via Fragolina”. “Questa situazione ci aveva messo in allerta – ricorda Masutti – così, in qualità di guardie zoofile, abbiamo provveduto a ricostruire tutte le vicissitudini di Fragolina attraverso il suo chip: aveva alla fine cambiato quattro proprietà”.
“Abbiamo raggiunto l’ultimo padrone, anche lui scontento di lei perché non adatta alla riproduzione; così avevamo preso un accordo: l’avrebbe tenuta fino a settembre prima di darla a una famiglia che potesse tenerla in casa”. Sembra finalmente arrivato il lieto fine per Fragolina, ma purtroppo alla volontaria arriva all’improvviso la brutta notizia: “E’ morta”.
“Non sappiamo se la cagnolina avesse delle patologie – conclude Masutti, – ma è probabile che questi continui passaggi di proprietà possano averle causate gravi sofferenze. Non abbiamo fatto in tempo a salvarla, perché l’estate non è un buon periodo per i cani. Colpa anche delle leggi, troppe e obsolete, che non sono mai dalla parte degli animali: basti pensare che a chi viene sequestrato un cane perché non tenuto in maniera idonea, viene poi permesso di prenderne altri. Un paradosso”.
fonte: tgcom24.mediaset.it