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Cimitero Alessandria: allarme loculi. “Finiranno nel 2020”.

Una annosa sofferenza contabile che impedisce gli investimenti e l’impossibilità di effettuare interventi di manutenzione. Queste due gravi carenze del Comune di Alessandria riguardo la gestione dei 14 cimiteri del territorio, emerse martedì in occasione della Commissione Consiliare Sviluppo del Territorio, convocata per far approvare l’atto di indirizzo della Giunta Cuttica che, all’unanimità, ha autorizzato l’avvio di un partenariato pubblico/privato proprio per la gestione cimiteriale.
Non sarebbe una privatizzazione” ha rassicurato l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini“il Comune manterrebbe il controllo totale attraverso un project financing e, tra le condizioni poste, ci sarà quella di mantenere invariate le tariffe. Si tratta di un’opportunità, una sfida per sopperire a carenze oggettive visto che siamo in difficoltà. Se nessun privato accetterà possiamo almeno dire di averci provato. Ricevo in media 300 segnalazioni di criticità al giorno legate ai cimiteri: abbiamo il dovere morale di inventarci qualcosa”.
Una difficoltà riguarda, ad esempio, l’esiguo numero degli operatori comunali impiegati: sono appena otto, circa dieci anni fa erano più di trenta e “non c’è la certezza che il Comune potrà permettersi di assumerne di nuovi”ha aggiunto Barosini.
“Si tratta di un numero insufficiente anche solo per gestire al minimo il servizio, che quindi viene frazionato. Servirebbero almeno dieci operatori in più. Basti pensare che nel 2000 c’erano due custodi per ogni cimitero” ha detto l’architetto del Comune Angela Ricci“e poi le attrezzature sono in carenza, andrebbero sostituite”. Le spese complessive si attestano intorno ai 150 mila euro all’anno per tutti i servizi obbligatori di manutenzione, oltre ai 450 mila euro per gli stipendi. Sempre in calo le entrate, derivate dalla vendita di loculi: dagli 860 mila euro nel 2016 si è passati ai 710 mila euro dell’anno successivo.

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