Lite e confusione al cimitero di Nocera Inferiore dove tre figli hanno dovuto minacciare querela per potere avviare la tumulazione della madre defunta. Il responsabile del cimitero aveva infatti bloccato la tumulazione perché il numero del loculo non corrispondeva a quello indicato dalla concessione. Questo ha costretto i figli ad aspettare oltre tre ore prima di essere autorizzati a deporre la salma della mamma in quella stessa nicchia dove sono già custodite le spoglie del marito. Tanto tempo è infatti occorso per chiarire l’equivoco e per provare che quel loculo contrassegnato con il numero 74, nella cappella di San Gioacchino, era lo stesso che la defunta aveva avuto in concessione dalla chiesa di San Matteo anni prima. La cosa più assurda però è che sulla lapide in marmo del loculo n. 74 era scolpito il nome ed il cognome del marito della defunta, morto oltre venti anni fa, ma le cui spoglie sono custodite dal 2007, anno in cui la famiglia lo acquisì in concessione. L’inghippo è emerso quando è stato accertato che i numeri di tutti loculi presenti nella cappella di San Gioacchino erano stati in realtà cambiati alcuni anni prima. Alla fine, è intervenuto il tecnico che aveva proceduto all’aggiornamento della numerazione e che non aveva provveduto ad avvisare i concessionari del loculo.