Ancora polemiche a Salerno sulla presenza delle Congreghe religiose all’interno del cimitero cittadino. Il consigliere Gianpaolo Lambiase torna all’attacco, dopo la segnalazione di tre mesi fa su una vicenda che non ha esitato a definire dai “contorni paradossali“. “In palese contrasto con le normative vigenti che definiscono le aree cimiteriali aree demaniali e quindi pubbliche, le Congreghe (o Confraternite) si ritengono proprietarie all’interno del cimitero di Salerno di aree ed edifici-mortuari, in virtù di atti notarili che risalgono al 1844. Esse gestiscono nell’area cimiteriale oltre 11mila luoghi di sepoltura. Luoghi di sepoltura, che vengono direttamente concessi ai parenti dei defunti in cambio di una lauta ricompensa (4mila euro a loculo?) per la tumulazione dei loro cari. Tale inusuale attività privata su aree pubbliche si svolge senza che sia versato alcun canone, anche usufruendo gratis di servizi ed utenze (acqua, corrente elettrica, raccolta rifiuti) che fornisce l’Ente Locale“.