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Cassino. Caso loculi: zero certezze sui tempi di consegna.

In attesa di conoscere gli esiti del progetto di verifica delle opere imposto dal Genio Civile al comune, quest’ultimo ha iniziato a muovere i primi passi per il primo “grande” piano di estumulazioni delle salme che riposano da più tempo nel cimitero di San Bartolomeo. Tutto pur di liberare loculi per assicurare un posto momentaneo ai cassinati che passano a miglior vita. L’amministrazione ha sostanzialmente disposto la revoca delle concessioni ad uso perpetuo dei loculi cimiteriali, che comporterà il trasferimento negli ossari comuni delle salme tumulate decenni e decenni fa. Le concessioni a tempo determinato di durata eventualmente eccedente i 99 anni, rilasciate anteriormente al 1975, possono essere revocate quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell’ultima salma, ove si verifichi una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del comune e non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampiamento o alla costruzione del nuovo cimitero. In realtà il progetto di ampliamento, in questo caso, c’è eccome se c’è. Ma come noto, tra Genio Civile e Procura della Repubblica, è tutto bloccato dal 20 luglio scorso. Non per nulla la giunta ha dovuto spiegare che “i lavori per la realizzazione di 1156 loculi nel cimitero di San Bartolomeo sono regolarmente iniziati, ma sono allo stato attuale fermi, per cui non vi è certezza di quando potranno essere effettivamente utilizzati in caso di necessità”.

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