È accaduto in un caldo pomeriggio di inizio settembre. Un uomo di 75 anni, come ogni giorno dalla morte della moglie sepolta nel Cimitero monumentale di Torino, va a porre un fiore e a pregare sulla sua tomba, pulisce e si prende cura della lapide. Ma negli ultimi tempi si accorge di non essere solo. Gli capita di incrociare, mentre arriva, un uomo, anziano anche lui, che viene proprio dalla direzione del viale dove si trova sepolta sua moglie. L’85enne diventa sospettoso, finché un giorno, non si sa se per caso o perché si era appostato, riesce ad avere la conferma dei suoi sospetti. Trova lo sconosciuto intento a pregare davanti alla tomba di “sua” moglie. E piangeva lacrime di affetto sincero. Da quel momento la situazione tragica diventa tragicomica. I due si scontrano, il marito vuole la confessione del presunto amante, in che rapporti erano, dove l’aveva sconosciuta. E dove non arrivano risposte soddisfacenti arrivano le botte. Insomma, alla fine uno degli operatori cimiteriali chiama i carabinieri che, giunti sul luogo, raffreddano gli animi. Una volta sedata la lite, il verbale arriva in Procura, dove quasi certamente il caso andrà incontro ad archiviazione.