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Catania. Cimitero “incubo” per i vivi: tombe, lapidi e muri laterali cadenti.

Un cimitero senza pace, almeno per i vivi, dove non è facile ricordare, andare indietro nel tempo, pregare, perché il presente riesce a essere insopportabile, anzi spesso un incubo, fra quei vialetti, quelle tombe e quelle cappelle. Un’immensa area di per sé fragile dal punto di vista idrogeologico, quella di via Acquicella, con frequenti smottamenti, avvallamenti dell’asfalto, lapidi, tombe e muretti laterali che “scivolano” nelle zone più instabili: per esempio al confine nord est del camposanto, adiacente a via Fossa della Creta con tutti i suoi problemi, oppure a sud est, laddove a poche decine di metri scorre il torrente Acquasanta, con tutte le conseguenze del caso per il vicino muro di recinzione, che ormai si è “spostato” fino a non delimitare più nulla.

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