Ignobile, irrispettoso, sacrilego. Ci sono tanti modi per descrivere l’ennesimo furto compiuto di notte al cimitero comunale. I ladri non solo hanno trafugato due grossi leoni in marmo da una cappellina storica, ma visto il peso delle opere hanno preso un escavatore meccanico e sono passati sopra una tomba, distruggendola. E allo sconcerto si somma ora la rabbia perché la cappellina della famiglia Pelliccia, che costeggia la Sarzanese e ha secoli di storia, era già stata razziata una dozzina di anni fa.