Croci di marmo spaccate, recinzioni divelte, statue staccate dai sostegni, lapidi e portavasi anneriti da fuochi accesi per riscaldarsi, cappelle trasformate in dormitorio (in un loculo c’è anche un cuscino) o peggio, come testimoniato da escrementi ben visibili. Oltre alla biancheria intima e altri effetti personali abbandonati lungo i viali del cimitero. Perché il vandalo-vagabondo ha trasformato quella nella sua casa. Alcuni visitatori lo hanno trovato, con comprensibile spavento, al mattino subito dopo l’apertura del cancello ancora assopito nei loculi.
Domodossola. Vandalismi al cimitero tra lapidi spaccate e incendiate.
26 Febbraio 2017, 04:11
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