Università Magna Graecia di Catanzaro: la Guardia di Finanza ha eseguito un’importante operazione contro presunti illeciti portando all’arresto di undici persone, tra cui l’ex rettore Giovambattista De Sarro. L’indagine, coordinata dalla Procura di Catanzaro, ha fatto luce su un complesso sistema di corruzione, associazione a delinquere, falso, truffa aggravata ai danni dello Stato, maltrattamento e uccisione di animali.
Laboratori sotto sequestro e accuse di maltrattamento animale
Al centro delle indagini figurano i laboratori scientifici dell’università, utilizzati per sperimentazioni animali. Secondo le autorità, le ispezioni dell’Asp erano “pilotate” per nascondere le gravi criticità strutturali, evitando così la perdita di finanziamenti pubblici. Gli stabulari, ora sotto sequestro, avrebbero operato in condizioni inadeguate, con violazioni delle norme di igiene e benessere animale. Si ipotizza l’esistenza di un allevamento abusivo di animali da laboratorio, utilizzato per progetti di ricerca finanziati con circa 2 milioni di euro di fondi pubblici.
Sistematici favori e corruzione
L’inchiesta ha evidenziato rapporti di reciproci favoritismi tra l’università e l’Asp. Veterinari corrotti avrebbero rilasciato certificazioni false in cambio di denaro e incarichi illeciti di docenza. Tra gli episodi più gravi, il presunto coinvolgimento di un dirigente dell’Asp che avrebbe favorito la nomina della propria figlia tramite un concorso pilotato presso l’università.
Misure cautelari e sequestro di beni
Oltre agli arresti domiciliari, sono stati emessi provvedimenti di interdizione e sequestri preventivi per oltre 23.000 euro, ritenuti proventi di truffe aggravate. L’inchiesta ha anche portato alla notifica di 21 avvisi di garanzia.
Un sistema che danneggia la ricerca e gli animali
La Procura di Catanzaro ha sottolineato come queste pratiche illecite abbiano compromesso la credibilità della ricerca scientifica, falsando i risultati delle sperimentazioni. L’uccisione immotivata di animali e il mancato rispetto delle normative hanno avuto un impatto non solo etico ma anche scientifico, con pesanti ripercussioni sul settore della ricerca accademica.