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Addio a Riù: il gorilla che ha commosso il mondo.

Si è spento a 54 anni allo Zoosafari di Fasano. Era diventato noto per una petizione che ne chiedeva la liberazione in natura.
Riù, il gorilla noto come il “gorilla triste”, si è spento all’età di 54 anni allo Zoosafari di Fasano (Brindisi).
La sua morte segna la fine di un’era per uno degli esemplari più anziani e amati d’Italia. Riù, la cui vita è stata segnata dalla cattività e dalla solitudine, è stato per anni al centro di una petizione internazionale che ne chiedeva la liberazione in natura.
Riù era nato nel 1970 nelle foreste del Kenya. Lo stesso anno, fu catturato e portato lontano dall’Africa, separato dalla sua madre che non rivide mai più. Venduto insieme al suo amico Pedro per 850mila lire, iniziò una vita di cattività che lo avrebbe visto prima al circo Medrano e poi allo Zoosafari di Fasano.
La morte del suo compagno Pedro nel 2008 ha segnato profondamente Riù, facendolo sprofondare in uno stato di evidente tristezza e rassegnazione.
Il suo sguardo malinconico è diventato il simbolo della sua sofferenza, attirando l’attenzione del pubblico e degli animalisti di tutto il mondo.
Per anni, attivisti e amanti degli animali hanno lottato per la sua liberazione, sperando di poterlo vedere vivere i suoi ultimi anni in libertà.
La petizione per la liberazione di Riù ha raccolto migliaia di firme, sensibilizzando l’opinione pubblica sulla condizione degli animali in cattività.
Tuttavia, nonostante gli sforzi, Riù non ha mai potuto lasciare lo zoo. Le sue condizioni di salute e l’età avanzata hanno reso impossibile un ritorno alla natura.
La vita di Riù ci ricorda le difficoltà che molti animali in cattività affrontano quotidianamente.
La sua storia è un potente monito sull’importanza di rispettare e proteggere gli animali nel loro habitat naturale.
Nonostante la sua vita difficile, Riù è stato curato con amore dai suoi custodi, che hanno fatto del loro meglio per rendere i suoi giorni più sereni.
La morte di Riù lascia un vuoto enorme, non solo allo Zoosafari di Fasano, ma anche nei cuori di tutti coloro che hanno seguito la sua storia.
La sua vita e la sua tristezza hanno toccato profondamente chiunque abbia avuto modo di conoscerlo, anche solo attraverso una fotografia.
Riù ci lascia con una lezione importante: l’urgente necessità di migliorare le condizioni degli animali in cattività e di fare tutto il possibile per preservare la fauna selvatica nei loro habitat naturali.
Che il suo spirito possa finalmente trovare la pace che tanto cercava.
Addio, Riù. Il tuo sguardo triste non sarà mai dimenticato.

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