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Sanità: impianti crematori, illustrato in commissione il Piano regionale di coordinamento.

Firenze. Il Piano regionale di coordinamento dei crematori è stato presentato ieri (giovedì 3 maggio) in commissione Sanità.
Questo Piano, previsto dalla legge regionale 31 del 2004, è stato concepito per fornire linee guida ai Comuni, ai quali spetta la competenza esclusiva su questo tema.
Durante la presentazione ai commissari è stato chiarito che in Toscana attualmente ci sono 11 impianti operativi con 14 linee di cremazione.
I criteri principali per dimensionare il numero di impianti sono tre: la popolazione residente sul territorio, l’indice di mortalità e l’orientamento verso la scelta della cremazione.
Le elaborazioni del Piano suggeriscono due criteri numerici: un crematorio ogni 400.000 residenti (come adottato da altre Regioni, ad esempio il Veneto), oppure uno ogni 4.000 decessi.
Secondo le proiezioni della popolazione media in Toscana dal 2023 al 2042, se si applicasse il primo criterio, sarebbero necessari 9 crematori per soddisfare le esigenze della regione. Se invece si seguisse il secondo criterio, ne servirebbero 12.
La commissione continuerà il lavoro di approfondimento nelle prossime sedute, ascoltando le opinioni di Anci Toscana per avere il punto di vista dei Comuni, e degli operatori del settore per valutare i tempi di attesa. Una norma transitoria, approvata dal Consiglio regionale e in vigore dal dicembre scorso, ha sospeso la realizzazione di nuovi impianti per dodici mesi, in attesa dell’approvazione del primo piano regionale di coordinamento, con l’eccezione di quelli per i quali i Comuni hanno già approvato il progetto di costruzione.

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