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28 giugno 1914. La miccia dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

L’Arciduca d’Austria Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria-Ungheria, e sua moglie Sofia vengono assassinati a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina. Il tragico evento rappresenta la miccia dello scoppio della Prima guerra mondiale. I colpi di pistola vengono sparati da Gavrilo Princip, un giovane bosniaco irredentista, sostenitore dell’unificazione  di tutti i popoli Jugoslavi.
Immediata la reazione del governo austriaco che dichiara guerra alla Serbia, ritenuta corresponsabile dell’attentato. La Russia, tradizionale protettrice della Serbia, mobilita il suo esercito provocando l’ingresso in guerra della Germania, alleata dell’Austria. Il 3 agosto la Germania dichiara guerra alla Russia e alla Francia sua alleata. Due giorni dopo,  con l’invasione del Belgio neutrale da parte delle truppe tedesche, entra nel conflitto anche la Gran Bretagna.

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