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Cimiteri sovraffollati? C’è una nuova proposta per seppellire i morti lungo le strade.

C’è poco da fare: la gente si ostina a morire. E per seppellirla aumentiamo il consumo di suolo e l’inquinamento. Un vero problema, specialmente in alcuni Paesi come il Regno Unito, che tra cinque anni potrebbe finire lo spazio disponibile nei cimiteri.
Da tempo gli esperti stanno cercando soluzioni e proprio da Oltre Manica oggi arriva una nuova proposta, che qualcuno potrebbe ritenere bizzarra se non addirittura un po’ macabra: corridoi verdi di sepoltura lungo strade, ferrovie e marciapiedi, sfruttando anche quei terreni cuscinetto tra campagna e città che non trovano altra destinazione d’uso.
L’idea è del consulente per tematiche di salute pubblica John Ashton, che nel suo articolo, pubblicato sulle pagine del Journal of the Royal Society of Medicine, sottolinea come sia necessaria una nuova strategia per predisporre i luoghi di sepoltura. Una strategia che sia eco-compatibile, che guardi al pianeta che lasceremo alle generazioni future.
Per motivi culturali e religiosi in Occidente sono ancora moltissime le persone che scelgono la sepoltura anziché la cremazione, un sistema che sì permette di risparmiare spazio ma che non risolve il problema dell’inquinamento né del suolo (dato che a volte le urne vengono comunque seppellite) né dell’ambiente in genere (serve energia per bruciare i corpi e i prodotti di combustione vengono rilasciati in atmosfera). Occorre dunque trovare nuovi spazi, che magari, oltre a ospitare i nostri cari defunti, svolgano anche altre funzioni.
Così Ashton ha proposto di creare dei viali di sepoltura verdi che corrano lungo strade e ferrovie, oppure di assegnare una nuova destinazione d’uso a quei terreni che non possono essere utilizzati per altri scopi. Ancora, il consulente avanza l’idea di bloccare la cementificazione dei terreni agricoliai margini delle città destinandoli invece a ospitare i defunti e trasformandoli in un cuscinetto verde.

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