Non ridate il tempio crematorio ai Ravetti.
Rinaldi (5 Stelle): «La ripresa dell’attività sotto la vecchia gestione sarebbe un fatto gravissimo. Questo è un business da 39 milioni di euro»
«Riaprire il tempio crematorio sotto la vecchia gestione della Socrebi sarebbe un fatto gravissimo». A sostenerlo è l’avvocato Giovanni Rinaldi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle: «Sottoscrivendo una nuova concessione – ha spiegato in un’intervista al nostro giornale – ci consentirebbe sia di sopportare i costi di un eventuale contenzioso, sia di ottenere maggiori entrate da utilizzare a favore dei cittadini».
La questione “tempio crematorio” fa discutere non soltanto nel mondo della giustizia, ma anche a livello politico. Il tema di questi giorni è il futuro della struttura una volta dissequestrata.
Tra i protagonisti del dibattito, fin dall’inizio, c’è il consigliere comunale dei 5 Stelle di Biella, candidato sindaco, che già nel mese di ottobre intervenne a Palazzo Oropa per bloccare la delibera di variazione del Piano regolatore che avrebbe dato il via libera alla realizzazione di una seconda linea di cremazione. Al tempo, le sue contestazioni furono chiare e dettagliate: secondo l’esponente dell’opposizione si stava facendo votare al consiglio comunale un atto con motivazioni che non coincidevano con la reale motivazione per cui si stava concedendo la linea.